Il Groppello
I romani conoscevano bene le qualità dei vini gardesani. Virgilio li decanta nelle Georgiche, Claudiano e Catullo nei loro poemi. Oggi, lungo le sponde del lago e nelle colline dell’entroterra, i vigneti sono parte integrante del paesaggio. Grazie alla natura dei terreni e al particolare microclima, regolato dalle acque del lago, nella riviera bresciana del Garda, si producono differenti tipologie di vini.
Tra le varietà di uve coltivate sulle dolci colline della Valtenesi, il Groppello è certamente il vitigno più rappresentativo: è una varietà autoctona a bacca rossa, coltivata solo qui. Questo vitigno è alla base di tutti i vini rossi e rosati del Garda, compreso ovviamente l’omonimo Groppello, rosso di pronta beva, speziato con note fruttate, che si accompagna a primi saporiti, formaggi di media stagionatura e piatti di carne.
A seguito di attenta cernita delle uve, dopo un invecchiamento di almeno due anni si ottiene il “Groppello Riserva”, prodotto più ricco, intensamente speziato, corposo, adatto al medio invecchiamento, da abbinare a piatti saporiti di carni rosse e a molti secondi della cucina locale come il tipico spiedo bresciano, col quale celebra un perfetto matrimonio d’amore.
Il Groppello, con l’aggiunta di un’altra varietà locale, il Marzemino, e di uve Barbera e Sangiovese, dà vita al rosso Garda Classico, vino di buona struttura che nella tipologia “Superiore” , invecchiato per almeno un anno, si presta ad accompagnare piatti saporiti di carni rosse o selvaggina.